Cristina Cianchi
PRESIDENTE
cristina.cianchi@cure2children.org
cristina.cianchi@cure2children.org
Mi chiamo Cristina CIANCHI e la Fondazione Cure2Children (C2C), che mi onoro di dirigere, nasce nel 2007 per volontà di un medico oncologo, Lawrence Faulkner, che con straordinaria passione e dedizione si è sempre occupato di tanti piccoli gravissimi pazienti maturando una valida e solida esperienza in Italia e all'estero. Tale esperienza nel delicato settore qual è l'onco-ematologia pediatrica lo ha spinto a promuovere un progetto che permetta di dare un contributo finalizzato a "portare" la cura ai bambini affetti da queste complesse e potenzialmente mortali malattie ovunque. Da qui la necessità di estendere ai Paesi emergenti e in via di sviluppo i protocolli, i farmaci, l'esperienza e soprattutto il supporto di un comitato scientifico di rilievo internazionale, rappresentando così una eccellente garanzia su quanto C2C si propone di attuare. La fondazione ha origine anche dalla sofferenza di un gruppo di genitori che hanno vissuto e vivono ogni giorno il dolore per la perdita del proprio figlio; dolore che non si può quantificare e che nessun aggettivo può descrivere, ma con una sola certezza: la volontà di assicurare pari opportunità di cura e guarigione a tutti i bambini affetti da queste terribili malattie. Più bambini accederanno alle cure più bambini potranno guarire, e più la scienza potrà affinare e perfezionare protocolli con terapie sempre più efficaci e potenzialmente risolutive delle tante gravi malattie che affliggono il mondo dei piccoli. Sono molte le associazioni che in Italia e nel mondo, operano nel delicato settore per sostenere i reparti oncologici riservati a questa particolare categoria di pazienti, C2C si inserisce laddove la "cura" troppo spesso non c'è o è poco conosciuta e la malattia può rappresentare per un bambino e per la sua famiglia una sentenza già scritta ed inappellabile. Molti sono i bambini che purtroppo si ammalano di cancro. Alcuni oggi guariscono, altri muoiono a causa dell'estrema incontrollabilità ed aggressività della malattia, altri per complicazioni dovute alla tossicità dei farmaci, altri ancora per le infezioni. Sono rischi da mettere in conto. Quello però che non si può accettare, e nessun genitore dovrebbe mai farlo, è che il proprio figlio muoia per un farmaco non somministrato o mal dosato, per un controllo o un esame non effettuato o per la mancanza della strumentazione necessaria ed adeguata.