CURE2CHILDREN ONLUS: GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI NEL 2020... AVANTI TUTTA! DAL 2007 PORTA LA CURA AI BAMBINI AFFETTI DA TUMORI E GRAVI MALATTIE DEL SANGUE
Nel 2020 il mondo si è fermato, ma il Dottor Lawrence Faulkner, coordinatore scientifico di Cure2Children Onlus, ha potuto continuare a prendersi cura dei suoi bambini anche a distanza, portando avanti la mission della Fondazione in tutti quei Paesi emergenti dove ormai il nome Cure2Children è sinonimo di speranza di guarigione da tumori e gravi malattie del sangue.
La Fondazione Cure2Children lavora per portare la cura e la prevenzione direttamente “in loco”, non solo fornendo il sostegno logistico, ma formando medici e personale sanitario che autonomamente riescano a prendersi cura dei piccoli pazienti, e con la creazione di unità di trapianto non-profit all’interno di ospedali privati, come è avvenuto in India, in Pakistan e in Africa. È così che il Dottor Faulkner, anche in questo periodo di pandemia può seguire in tempo reale le cure dei bambini con un database online (BMT-Plus), e attraverso skype può fare ogni settimana il giro con gli infermieri anziani per il follow up nell’ospedale di Bangalore, alternandosi con un altro medico trapiantologo, il dottor Ali Y. Suliman del St.Jude Children’s Research Hospital di Memphis. Con il lavoro di questi anni – precisamente tredici dalla sua nascita – Cure2Children ha acquisito una posizione abbastanza unica nel panorama globale, nella creazione di nuove unità operative per la cura di patologie oncoematologiche dei bambini, in particolare delle emoglobinopatie, come talassemia e anemia falciforme molto frequente soprattutto in africa Subsahariana. Un lavoro “sul campo” che va di pari passo con le numerose pubblicazioni scientifiche, sei solo nel 2020, che hanno portato alla Fondazione una grossa credibilità, tanto da diventare un modello riconosciuto dalla Comunità Scientifica Internazionale. È dello scorso anno la partecipazione del Dottor Lawrence Faulkner, all’incontro annuale congiunto della Società Americana per il Trapianto di Midollo Osseo ASMBT e del Centro per la Ricerca Internazionale sui Trapianti di Midollo CIBMTR, con quattro presentazioni orali e il suo intervento al Congresso della Società Europea del trapianto di midollo a Francoforte. Più recentemente, racconta Faulkner: «Mi sono preso la responsabilità di coordinare un gruppo europeo pediatrico per il trapianto del midollo e per una pubblicazione ufficiale di raccomandazioni per lo sviluppo di nuovi centri di trapianto per la cura di bambini con famiglie a basso e medio reddito. È un grosso riconoscimento e un progetto che ha avuto molta credibilità e risonanza a livello delle società scientifiche». È stato un anno di riconoscimenti, di consolidamento di un progetto nato da un gruppo di genitori che hanno vissuto e vivono ogni giorno il dolore per la perdita del proprio figlio a causa di una malattia onco-ematologica e dalla volontà del Dottor Faulkner, di offrire il diritto ad una vita in salute a bambini che non avrebbero accesso a cure adeguate, spesso neanche ad una diagnosi. Un progetto che, mattoncino su mattoncino è diventato qualcosa di grande e di unico, e che continua a crescere e a svilupparsi in nuove parti del mondo, con investimenti modesti e garantendo gli stessi standard qualitativi dei Paesi occidentali. I risultati e la grande credibilità di Cure2Children a livello mondiale, hanno aperto anche collaborazioni importanti, partendo dall’Italia con la Fondazione Umberto Veronesi, in India con Sankalp India Foundation, e poi quella con l’organizzazione tedesca DKMS - il più grande centro di donazione di cellule staminali al mondo, che fornisce a Cure2Children, gratuitamente, il test del DNA (ovvero la tipizzazione tissutale per capire la compatibilità del midollo tra i familiari e selezionare il “miglior donatore”). È proprio grazie a quest’ultima che potrà partire un nuovo progetto di Cure2Children in Armenia, a Yerevan. Un nuovo inizio e un’ulteriore bandierina nel mappamondo di Cure2Children, ma anche altre novità in un periodo che ha visto il rallentamento dei trapianti, ma non delle idee e della volontà di andare avanti e migliorarsi. «Abbiamo approfittato di questo periodo per trasferirci in un nuovo ospedale più bello a Bangalore, il BMJ hospital – dice Faulkner – dove abbiamo il triplo dei posti letto, per cui siamo passati da 4 a 12, oltre al day hospital. Cominceremo a giugno abbastanza a pieno ritmo. Dalla capacità di 50 trapianti, passeremo a 150. Continua inoltre la nostra attività nel centro di Ahmedabad, dove abbiamo ottimi risultati e anche in Pakistan. È partita inoltre l’idea di un corso avanzato per gli infermieri, previsto anche dall’accreditamento internazionale, nel 2021. In India gli infermieri vengono pagati poco e questo, insieme alla mancanza di prospettive, fa sì che lascino presto il lavoro. Facendoli scattare di qualifica riusciremo a dare loro stipendi più dignitosi e a ridurre il ricambio di persone che svolgono un lavoro fondamentale, insieme ai medici, nelle nostre unità di trapianto». Tante cose belle, quindi, per Cure2Children anche in questo anno difficile, ma anche un grosso rallentamento nella raccolta fondi, che è importantissima perché la Fondazione possa continuare ad operare. Con un piccolo aiuto si può fare davvero tanto e sul sito www.cure2children.it si possono trovare tanti spunti per dare il proprio contributo, così come hanno fatto Leonardo Pieraccioni, Giorgio Panariello, Carlo Conti, Tiziano Ferro e tanti altri che hanno creduto e credono nel lavoro grande di Cure2Children e ci hanno messo la faccia.